Viaggio nel passato…

“Oggi, 13 aprile, si ricomincia a respirare aria di normalità per tutte le classi del Liceo Classico. Ripartono le tanto attese uscite didattiche, momenti importanti di alta formazione per noi studenti in cui la voglia di imparare e scoprire si mescola con l’opportunità di confronto stimolante tra compagni. E quale migliore prima tappa per ripartire se non il sito archeologico di Megara Hyblaea? Da sempre a pochi chilometri dalla nostra Augusta, eppure sconosciuto a molti. Guidati dalla professoressa Jessica Di Venuta in qualità di Presidente dell’associazione nazionale Italia Nostra sezione di Augusta, insieme ai docenti accompagnatori Paola Di Mare, Corrado Failla, Gabriella Fassari, Zaira Lipari, Gabriella Lombardo e Giusy Pugliares, siamo stati catapultati all’interno di una dimensione antica, ricreata da un abile lavoro di ricostruzione che ha permesso di vedere oltre quelle che ad un occhio superficiale potrebbero sembrare volgarmente “banali pietre” e che invece ci parlano di storia, di cultura, di un popolo. Camminando tra i resti archeologici, in questo viaggio nel VI secolo a.C., non si può non rimanere colpiti da ciò che un tempo doveva essere stata la casa di un uomo oppure un tempio. Approssimandoci all’Agorà, una schiera di case private si alternava ad una serie di piccole botteghe, vicino alle quali si trovava persino un forno antico, in cui avveniva il riscaldamento e la lavorazione del ferro. Inoltre, in questo assaggio del passato, non si può non citare l’aspetto fondamentale della vita di un uomo greco: la palestra. Essa comprendeva un vasto cortile, dove si praticavano esercizi ginnici, e tre stanze finalizzate allo studio e alla lettura. Importante era infatti la concezione di mens sana in corpore sano che influiva sensibilmente sulla vita dei singoli megaresi. Insomma, la bellezza e il valore di tale patrimonio è inestimabile e questa giornata non è stata soltanto un momento di arricchimento culturale, ma anche e soprattutto di consapevolezza della responsabilità che noi tutti deteniamo nei confronti del nostro territorio. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di vivere un’esperienza significativa di cittadinanza attiva, mettendoci nelle condizioni di poter accendere i riflettori sul passato, in modo che esso rimanga presente oggi, domani e per sempre. Solo così, agendo da veri e coscienti cittadini, le bellezze dell’antichità smetteranno di essere considerate capitale morto e magari, come noi abbiamo fatto oggi, si potranno osservare attraverso le lenti della vita”.
A cura di Renata Romano e Giulia Marino VAC
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