L’on. Lucia Azzolina dialoga con gli studenti – 9 maggio 2022

La scuola come “luogo di formazione dei cittadini italiani” ed “investimento per il futuro”
L’on. Lucia Azzolina dialoga con gli studenti del Liceo Megara sulla centralità dell’istruzione
Lunedì 9 maggio il Liceo “Megara” ha avuto il piacere di ospitare l’on. Lucia Azzolina, ministro dell’istruzione nel precedente governo, per un appassionante confronto in merito alle tematiche di maggiore urgenza nel mondo della scuola e della formazione nel suo complesso. Un incontro speciale ed emozionante che è si reso possibile grazie al lavoro organizzativo del Dirigente Scolastico prof. Renato Santoro, della prof.ssa Maria Adelaide Scacco, del prof. Alfio Castro, dell’animatrice digitale prof.ssa Anna Lucia Daniele, degli alunni che si sono dedicati all’accoglienza e al service e dell’intera comunità scolastica del Liceo “Megara”; si ringraziano per la partecipazione l’Assessore all’istruzione del Comune di Augusta dott.ssa Ombretta Tringali, docenti e rappresentanti del 2° Istituto Superiore “A. Ruiz” di Augusta, tutti i dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni partecipanti in rappresentanza degli istituti Comprensivi di Augusta e la stampa.
L’incontro ha avuto inizio con la lettura da parte delle alunne Ioana Stoica della IV A del Liceo Classico e Giulia Farhat della IV B del Liceo Linguistico di alcuni passi significativi del testo autobiografico La vita insegna, nei quali l’on. Azzolina insiste sulla centralità dell’impegno nello studio come unica risorsa per la salvezza personale e la riuscita nella vita, in quanto “i libri, lo studio, la costanza e la voglia di fare” costituiscono sovente “la sola strada per emergere e realizzare i propri sogni”. “L’amore viscerale per i libri” e “la passione per i sacrifici” della giovane Azzolina, coltivati e valorizzati da insegnanti che ne hanno saputo intuire il talento, hanno rafforzato con vigore nel futuro ministro la “volontà di fare l’insegnante” e di disseminare con le buone pratiche quanto ricevuto in dono da studentessa. L’importanza del buon insegnante quale modello di vita per gli studenti è comprovata del resto proprio dal ruolo ricoperto dalla prof.ssa Adelaide Scacco- organizzatrice e curatrice del presente evento, sul palco accanto all’ex alunna- come insegnante di storia e filosofia dell’on. Azzolina e successivamente in qualità di mentore per la stessa nella scelta degli studi universitari in filosofia.
Nella seconda parte del dibattito il prof. Alfio Castro ha sottoposto all’onorevole alcune problematiche tecniche inerenti al mondo della scuola, in riferimento ai limiti e competenze dell’autonomia scolastica e della progettualità didattica e formativa sancite dalla legge 59/97 e quindi ribadite nella successiva legge 107/2015; un secondo quesito si è invece incentrato sul ruolo attuale degli organi collegiali istituiti attraverso i decreti delegati degli anni ’70 in vista di un eventuale processo di riforma. Ferma restando l’importanza della partecipazione collettiva e democratica di tutti gli attori coinvolti nel mondo della scuola, l’on. Azzolina ritiene che “la litigiosità” connaturata al sistema abbia finora boicottato qualsiasi progetto di cambiamento. La stratificazione delle competenze del contesto scolastico, pur essendo garanzia di pluralismo democratico, ha talvolta ostacolato i processi decisionali e impedito che si apportassero modifiche strutturali, quali ad esempio l’introduzione di concorsi per avviare i docenti ai ruoli del middle management o la riforma dell’Esame di Stato. “La scuola è materia di scontro ideologico” ed è tuttora considerata dai più come una “fonte di spesa” piuttosto che di “investimento”- obietta l’onorevole, soffermandosi sulla centralità dell’apprendimento quale “ascensore sociale” (Cost. It. art. 34, comma 2).
Gli studenti delle classi quinte sono stati i protagonisti della porzione finale dell’incontro e gli interrogativi presentati al ministro hanno riguardato il problema della sicurezza sul luogo di lavoro per lo studente coinvolto nei PCTO, nonché l’opportunità del mantenimento degli stessi PCTO nel corso del lockdown seguito alla prima ondata pandemica e dell’introduzione dell’insegnamento istituzionalizzato dell’ed. civica nello stesso intervallo di tempo; si è riflettuto sulla preferibilità di un percorso di riforma della scuola caratterizzato da cambiamenti radicali in alternativa ai semplici accorgimenti dettati dal buon senso ed infine si è invitato il ministro a raccontare le proprie esperienze di vita a contatto con gli haters seriali e le critiche di genere e a sfondo razziale antimeridionalista. L’on. Azzolina ha contrassegnato la conclusione del suo intervento con un’appassionata rivendicazione di orgoglio ed un’esortazione al riscatto contro ogni stereotipo o discriminazione di genere: in un Paese in cui troppo spesso prevale l’idea della “donna oggetto” e con il triste primato delle morti per femminicidio, alle giovani generazioni spetta il compito di combattere ogni odioso pregiudizio “a testa alta”, in modo che si arrivi finalmente a giudicare le donne “per il merito, le competenze e i curricula”.
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